Incontri ravvicinati non autorizzati by Marco Pizzuti

Incontri ravvicinati non autorizzati by Marco Pizzuti

autore:Marco Pizzuti [Pizzuti, Marco]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Edizioni Il Punto d'incontro
pubblicato: 2018-02-15T23:00:00+00:00


Triangolo delle Bermuda

Come noto, una delle zone più misteriose del mondo è il cosiddetto Triangolo delle Bermuda, dove si sono verificati molti casi di sparizioni di navi e aerei. Dal punto di vista statistico, il numero delle tragedie avvenuto nella zona è compatibile con quello di altre aree del mondo dalla medesima ampiezza e con lo stesso traffico aeronavale, ma alcuni degli eventi documentati sono realmente anomali e meritano qualche riflessione. Molti piloti civili e militari, infatti, prima di scomparire nel nulla o dopo essere scampati a eventi atmosferici completamente fuori dall’ordinario, hanno raccontato di avere visto qualcosa che ricorda da vicino alcuni fenomeni descritti dai presunti testimoni del Philadelphia Experiment. A causa di queste testimonianze, dagli anni ’50 in poi l’intera zona del Triangolo delle Bermuda è stata al centro di speculazioni e dibattiti che non trovano fondamento nella realtà. Cionondimeno, come già visto per gli oggetti volanti non identificati, una volta eliminati tutti gli episodi più fantasiosi e di natura dubbia o non verificabile, resta comunque una piccola percentuale di fatti realmente inspiegabili.

La prima cosa da sapere riguardo al cosiddetto “triangolo maledetto” è che nel corso degli ultimi tre secoli le pericolose acque della zona hanno inghiottito centinaia di imbarcazioni con tutto il loro equipaggio. La causa dei disastri navali può essere attribuita alle particolari condizioni naturali, come le onde anomale,528 i depositi marini di idrato di metano (un composto formato da acqua e metano che liberando gas può provocare il ribaltamento delle navi)529 e la presenza di scogliere a pelo d’acqua che possono fare a pezzi qualsiasi tipo di scafo di legno o di metallo.530 Nella zona delle Bahamas, inoltre, sono presenti anche delle enormi cavità marine (doline) in grado di formare gorghi e vortici che possono inghiottire le imbarcazioni.531

Si tratta insomma di acque veramente insidiose che nascondono molti pericoli, ma la modalità con cui sono scomparse alcune navi e alcuni aerei sono talmente anomale da non avere ancora oggi una spiegazione certa. Peraltro, molti dei piloti sopravvissuti hanno raccontato di avere assistito a fenomeni incredibili, come forti tempeste elettromagnetiche e un’improvvisa comparsa di nebbiolina elettronica bianca e verdastra.532

Uno dei casi di scomparsa più celebri e controversi risale al 5 dicembre del 1945, quando cinque bombardieri aerosiluranti Grumman del tipo TBF Avenger della squadriglia 19 della Marina USA partirono dalla base di Fort Lauderdale (Florida) con 14 uomini di equipaggio a bordo.

I cinque Avenger decollarono alle 14.10 in condizioni di bel tempo per effettuare una missione di pattugliamento di circa due ore (600 km da percorrere nell’intera tratta di andata e ritorno) sull’oceano della costa atlantica. Il comandante della squadriglia 19 era Charles Taylor, un veterano di guerra con 2500 ore di volo alle spalle, mentre il secondo pilota era il capitano George Stivers, un altro aviatore con grande esperienza.533

I loro aerei erano stati accuratamente controllati prima del decollo e le condizioni meteorologiche sulla rotta erano indicate come eccellenti.534 Il volo di addestramento sembrava procedere per il meglio, ma alle 15.45 la torre di controllo di Fort



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